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5 punti per guidare l’asseverazione antincendio di un SEFC

Il DPR 151 del 1 agosto 2011 ha modificato in maniera significativa il ruolo e le responsabilità del professionista antincendio e del tecnico abilitato nei riguardi dei sistemi di protezione attiva, introducendo l’istituto dell’asseverazione antincendio.

A che condizioni è possibile ottenere il certificato di prevenzione incendi? Quali sono i documenti richiesti? A chi ci si può rivolgere per colmare eventuali lacune? I modelli pin 2011 sono ancora in corso di validità?

Ecco una checklist in 5 punti per aiutare il tecnico abilitato nell’approccio corretto alla asseverazione ai fini della sicurezza antincendio.

Esiste un progetto del Sistema di Evacuazione Fumo e Calore?

Il progetto del Sistema EFC è fondamentale per capire le intenzioni con cui è stato costruito. Il processo di asseverazione antincendio deve rispettare le indicazioni originarie. In assenza del progetto originale Bovema può assistere il cliente per redigerne uno nuovo.

Esiste la documentazione completa del sistema?

La documentazione completa di un sistema efc comprende:

– il manuale di uso e manutenzione dell’intero sistema, inclusi gli azionamenti

– le certificazioni e le dichiarazioni di corretta installazione dell’impianto

– gli schemi funzionali

– il disegno di progetto as build

– planimetria con composizione dei componenti

– verbali di controllo e manutenzione

Se questa documentazione fosse assente, in parte o completamente, l’ufficio tecnico Bovema può assistere il professionista antincendio a colmare le lacune.

Esiste il verbale di controllo iniziale?

Eseguire il controllo iniziale di un Sistema di Evacuazione Fumo e Calore significa verificare la conformità ad un progetto, verificando gli aspetti qualitativi, quantitavi e funzionali.

Il verbale di controllo iniziale è un documento entrato in vigore con la UNI 9494-3 del 2014. E’ fondamentale sia per la verifica documentale e visiva, che per il controllo funzionale dell’intero sistema.

N.B. Il verbale di controllo iniziale non può essere sostituito dal verbale di controllo e manutenzione, per questo Bovema offre ai suoi clienti un’assistenza nella realizzazione di questo documento.

Esistono le aperture per l’afflusso dell’aria fresca e le compartimentazioni a soffitto?

Le aperture per l’afflusso di aria fresca, la cui presenza è fondamentale per il funzionamento del sistema, devono essere posizionate e dimensionate come da progetto. Devono inoltre essere ben evidenziate e aprirsi senza ostacoli. Anche le compartimentazioni a soffitto, quando necessarie, devono essere correttamente dimensionate e posizionate.

N.B. Possono esistere delle aperture idonee ma una documentazione carente può non dire quali sono quelle che si devono aprire e come.

Bovema può assistere il professionista antincendio nella verifica di quesi componenti.

Il comando per l’attivazione da remoto dell’impianto è stato testato ed è correttamente funzionante?

L’attivazione da remoto è una componente importante del Sistema di evacuazione fumo e calore perché garantisce l’entrata in funzione dell’intero impianto secondo le modalità e le tempistiche definite in fase di progettazione. Occorre verificarne l’esistenza, la funzionalità e la conformità del processo di attivazione alle prescrizioni progettuali.

N.B. Senza documentazione che giustifica l’assenza del comando remoto questo tipo di impianto è da considerare non conforme a qualsiasi versione della UNI 9494 e andrebbe adeguato per consentirne una corretta gestione e un corretto controllo periodico.

L’asseverazione antincendio degli impianti di protezione attiva si rende necessaria in due diverse occasioni:

  • In fase di presentazione della SCIA, che è l’atto conclusivo del procedimento di prevenzione incendi
  • in fase di rinnovo periodico di conformità antincendio

In particolare in fase di rinnovo periodico il professionista antincendio deve compilare e firmare il modello PIN 3.1-2014   “Asseverazione ai fini della attestazione di rinnovo periodico di conformità antincendio” (messo a disposizione nella sezione modulistica di prevenzione incendi del Corpo dei Vigili del Fuoco).

Le verifiche hanno lo scopo di accertare “che, per gli impianti finalizzati alla protezione attiva antincendi, con esclusione delle attrezzature mobili di estinzione, sono garantiti i requisiti di efficienza e funzionalità” con riferimento alle autorizzazioni antincendio rilasciate.

In presenza di documentazione completa le verifiche sono di facile esecuzione e non pongono problemi. Un esame della situazione reale di come sono stati realizzati di Sistemi di evacuazione fumo e calore dalla pubblicazione della UNI 9494 nel 1989, permette però di affermare che spesso esistono difficoltà oggettive nel reperimento della documentazione originale che permetta di conoscere che tipo di impianto era previsto e, a distanza di anni, dichiarare semplicemente che nulla è cambiato e che quanto esiste “va bene”.

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