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La barriera al fumo che nessuno credeva possibile

È appena stata collaudata a Prato la barriera al fumo mobile a scomparsa più lunga in Italia (la terza in Europa). Progettata e installata da Bovema sulla mall di un centro commerciale pluripiano, ha un’innovativa forma “a C” e misura più di 50 metri.

Mall centro commercialeSappiamo tutti quanto possa diventare complesso in sede di progettazione di un edificio, il connubio tra esigenze strutturali, estetiche, funzionali e di sicurezza. È frequente che il progettista si trovi obbligato a ritornare sui suoi passi dopo una consultazione con gli esperti della sicurezza, oppure a dover sottostare a compromessi poco gratificanti.

A volte però una storia fin troppo nota può avere un finale diverso. È il caso di un centro commerciale di recente costruzione a Prato per il quale Bovema ha progettato e installato due barriere a doppio angolo di ben 50 metri di lunghezza permettendo in questo modo al progettista di salvaguardare l’impostazione iniziale del progetto.

Il problema: compartimentare mall in ambienti pluripiano

Dal punto di vista architettonico l’elemento distintivo del centro commerciale è una balconata che dal primo piano dell’edificio si affaccia sulla mall, offrendo al visitatore un suggestivo colpo d’occhio a 360 gradi. L’effetto di ampiezza e spaziosità ricercato dal progettista è accentuato dal fatto che la balconata non presenta pilastri in nessuno degli angoli né altri elementi che possono intralciare la visuale.

A questo punto però entra in gioco la normativa antincendio e la questione rischia di complicarsi in maniera irrisolvibile. Due sono le norme che affrontano il tema della compartimentazione di mall in ambienti pluripiano: la UNI 9494-1:2012Progettazione e installazione dei Sistemi di Evacuazione Naturale di Fumo e Calore (SENFC) e il Decreto Ministeriale 27/07/2010 recante “Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio delle attività commerciali con superficie superiore a 400 mq”.

Ecco nello specifico quanto le norme prescrivono:

Nel caso di impiego delle barriere al fumo su balconate degli atri devono chiudere completamente l’affaccio ed essere installate con guide laterali”. UNI 9494 parte 1 – paragrafo 7.4

Gli ambienti di edifici pluripiano che si affacciano sulla mall devono presentare compartimentazioni fisse o mobili sugli affacci stessi per evitare la propagazione dei fumi verso i vari piani dell’edificio”. DM 27/07/2010 – paragrafo 4.9

La soluzione: una barriera a doppio angolo

La soluzione classica (e fino ad ora l’unica possibile) prevedeva una revisione del progetto e il posizionamento di pilastri o strutture agli angoli della balconata per permettere l’installazione di barriere al fumo “con guide laterali” e in grado di “chiudere completamente l’affaccio” (UNI 9494-1:2012).

Bovema ha proposto alla committenza una soluzione diversa, talmente innovativa da non essere mai stata provata in Italia. Il sistema progettato è composto in tutto da 4 barriere al fumo: due di forma e dimensioni “standard” (10 e 20 metri, lineari), e altre due con un’innovativa forma “a C” (ovvero con due angoli di 90°) ciascuna per una lunghezza di 50 metri.

Tutte le barriere al fumo impiegate sono mobili e a scomparsa, in caso di emergenza la discesa è automatica. Nello scenario normale invece le barriere al fumo sono alloggiate nel controsoffitto, nascoste alla vista e senza nessun impatto sull’estetica dell’edificio. La salita e la discesa della barriera è regolata da una stazione di allarme che comanda in maniera sincronizzata l’azionamento dei sei motori che muovono ciascuna barriera al fumo. È fondamentale che ciascun motore sia perfettamente allineato agli altri, qualsiasi disarmonia nella tempistica di azionamento e nella velocità di discesa/richiamo potrebbe comportare un malfunzionamento. Da qui l’importanza della progettazione elettronica delle stazioni di comando di ciascun motore e della centrale madre che ne gestisce le iterazioni, garantendone comunque la discesa in caso di allarme.

Nel video si vede una fase del collaudo della discesa sincronizzata.

Barriera al fumo e al fuocoUn altro elemento di notevole complessità è stata la progettazione degli automatismi tra guide laterali e motori della barriera al fumo. Le guide laterali infatti si aprono (per lasciar scorrere la barriera al fumo in salita o in discesa) e si chiudono (in caso di incendio, per bloccare la barriera al fumo una volta scesa) grazie ad un sistema pneumatico che a sua volta deve agire in maniera sincronizzata e totalmente automatica in riferimento ai movimenti della barriera al fumo.

L’insieme delle iterazioni e la progettazione dei diversi automatismi nei diversi scenari che qui abbiamo brevemente accennato, sono stati studiati dall’ufficio tecnico Bovema in stretta collaborazione con la committenza e costituiscono a tutti gli effetti una progettazione su misura, pensata per rispondere alle necessità del caso specifico: ripristino immediato ed automatico in caso di attivazione a seguito di falso allarme.

È quest’attitudine all’innovazione e a rischiare soluzioni sempre nuove quello che i clienti di Bovema cercano, e sono queste le qualità che oggi rendono l’azienda milanese un punto di riferimento per la progettazione antincendio in Italia e in Europa.

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